PINO TOR. Chiuse le indagini su un presunto intreccio fra malavita organizzata e insospettabili imprenditori di Torino e provincia. Fra i 13 indagati, per cui si prospetta la richiesta di rinvio a giudizio, ci sono anche i pinesi Mario e Tiziana Sasso, padre e figlia, titolari di una nota impresa edile e dei ristoranti “La Vignassa” a Pino Torinese e “Il Grappolo” a Torino. Sono accusati di sequestro di persona, rapina e lesioni personali nei confronti di un ex procacciatore d’affari, punito per aver rubato i clienti all’azienda dopo aver interrotto il rapporto di lavoro. Per far valere i loro “diritti”, secondo il pubblico ministero Antonio Smeriglio i Sasso si sarebbero rivolti a Roberto Miano, ritenuto un ex esponente del clan dei Catanesi.
www.corrierechieri.it/art/Malavita per recuperare i crediti. Ora i Sasso rischiano il processo
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