PINO TOR. Più o meno è successo come a Londra, quando scatta l’“ora X” e Harrod’s apre le porte il primo giorno dei saldi: un vero assalto di clienti affamati di offerte speciali. Così, giovedì scorso, la regionale 10 è stata assediata in concomitanza con l’apertura del supermercato Pam, del bricocenter Prealpina e di quattro altri esercizi commerciali. Saturo in un amen il parcheggio da 320 posti, ricerca affannosa di un posto all’esterno (con i pendolari rallentati tra sorpresa e arrabbiatura) e direttori vendite gongolanti. L’ondata dà le dimensioni dell’aspettativa creata dall’operazione che ha trasformato le ex Officine Favretto negli ultimi due anni. Passato il fine settimana, la marea si abbassa e Carlo Rosso guarda in strada con un po’ di sollievo: «Il flusso si è normalizzato e anche la circolazione ne ha tratto vantaggio - osserva il direttore del Pam - Possiamo dire comunque di essere fin qui molto soddisfatti per il movimento dei clienti e per il fatturato». Il nuovo supermercato occupa una superficie di 2.350 metri quadri, divisa in 13 corsie che si affacciano su una barriera di 10 casse. A quali clienti guardate: solo a quelli della vicina collina, o anche verso Chieri e la pianura? «Il nostro è uno sguardo a 360°: vogliamo attirare clienti da tutto il circondario». Pam ha però fama di essere un po’ più caro, rispetto ai suoi concorrenti nella grande distribuzione: «Nel nostro caso non è vero. Per essere competitivi, abbiamo fatto rilevare tutti i prezzi dei principali punti vendita della zona, in modo da attestarci su un livello medio». Tra poche settimane vi troverete con un concorrente in più: la Supercoop di Chieri: «In realtà non è un vero e proprio concorrente “nuovo”, dato che a Chieri la Coop è sulla piazza da tempo - ribatte Rosso - In ogni caso, noi cercheremo di conquistare e mantenere la nostra fetta di clienti». Con le raccolte punti? «Quelle le fanno tutti, noi compresi. Ma il nostro strumento sarà un altro: avere sempre il miglior rapporto qualità-prezzo soprattutto sui prodotti freschi». Dirimpetto al Pam, anche il brico center Prealpina ha appena alzato la serranda: «E quella di Pino è davvero una novità», sottolinea Giulio Ron, amministratore delegato della Prealpina che, nel nord-ovest, ha oltre dieci punti vendita. Quale la particolarità dell’ultimo anello della vostra catena? «E’ diverso nell’immagine, nella presentazione dei prodotti, dà più spazio ai prodotti per la decorazione della casa e all’arredo. Le indicazioni che riceveremo dalla sede di Pino serviranno sia nella progettazione di nuovi punti vendita, sia per la ristrutturazione di quelli già esistenti». Anche per voi la concorrenza in zona è già agguerrita, senza contare il colosso Leroy Merlin a Moncalieri. Come la affronterete? «Sul piano tecnico, mettendo sui nostri scaffali prodotti che abbiano un giusto rapporto tra qualità e prezzo. Su quello dell’assistenza, mettendo a disposizione dei clienti addetti con una formazione tecnica oltre che commerciale». Al momento colpisce lo spazio relativamente ristretto che riservate al giardinaggio: come mai, dato che vi affacciate alla collina? «Il giardinaggio ha ritmi stagionali, come molti altri settori: per quel che lo riguarda siamo già a fine stagione - commenta Ron - Nell’arco dell’anno, perciò, ci sarà rotazione tra merceologie e spazi espositivi. In primavera, per esempio, lo spazio che adesso è dedicato alle stufe sarà occupato dalle macchine per la cura del verde».
www.corrierechieri.it/art/Assalto al centro commerciale in cerca di sconti
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