lunedì 20 dicembre 2010

Polemica a Pino sul contributo alla piscina Moby Dick

Battaglia sulla piscina Moby Dick a Pino Torinese. All’attacco c’è Giuseppe Jeantet, capogruppo di minoranza. Sostiene: il Comune dovrebbe farsi restituire dal gestore una parte dei soldi per il riscaldamento. Non solo: il rinnovo del 2006 della convenzione non vale, perché gli accordi scadono nel 2013. Il sindaco Andrea Biglia contrattacca «E’ tutto in ordine. Se Jeantet ritiene che ci sia qualcosa d’irregolare, ci denunci. Altrimenti la faccia finita».


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giovedì 16 dicembre 2010

Vigile investito: processo

PINO TOR. Investì il vigile che le impediva di svoltare in via Molina: rischia la condanna per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate Danila De Pasquale, 47enne pinese. Martedì è iniziato il processo per il “fattaccio” del 16 luglio 2009. Intorno alle 14,30 l’agente Enzo Cassano, 57 anni, stava eseguendo il consueto giro di notifiche, mentre il collega Giuseppe Ferella era impegnato a gestire la viabilità modificata dai lavori per la realizzazione di alcuni dossi in via Molina.


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lunedì 6 dicembre 2010

Niente luci di Natale a Pino Negozianti critici col Comune

PINO TOR. «Come è possibile che uno dei Comuni più ricchi d’Italia non possa permettersi due luci di Natale e neppure un contributo marginale a una qualche misera festicciola?». A chiederselo sono molti commercianti del centro: lamentano il mancato appoggio del municipio. «Già prevediamo un Natale sottotono per la crisi – sostiene l’ottico Roberto Magnoni in via Roma – Basterebbero 4.500 euro da investire per due illuminazioni o per un incentivo al commercio. Mi paiono cifre irrisorie, rispetto a bilanci di municipalità come la nostra».


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giovedì 2 dicembre 2010

Da Pino un siluro al Consorzio. ''Sta triplicando gli impiegati!''

PINO TOR. Per la raccolta differenziata i pinesi sono i più bravi del Consorzio ma pagano più degli altri la spazzatura. Questo sostiene Giuseppe Jeantet di Pino Condivisa in minoranza. Nel Consiglio comunale di venerdì scorso ha attaccato: «Per quest’anno era stata promessa una riduzione della tariffa rifiuti, invece c’è stato un aumento di quasi il 6 %». La diminuzione prevista era di circa l’8 %, calcola l’oppositore. Doveva derivare dalla riduzione dei passaggi dei camion della spazzatura e da una maggiora tempestività nell’emissione delle bollette.


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Rifiuti, da Pino accuse al consorzio: «Troppe assunzioni»

Per la raccolta differenziata i pinesi sono i più bravi ma pagano più degli altri. Accusa Giuseppe Jeantet dalla minoranza: «Era stata promessa una riduzione di circa l’8 % della tariffa rifiuti, invece c’è stato un aumento di quasi il 6 %». Jeantet punta il dito contro l’aumento del personale del Consorzio Chierese Servizi. I costi sarebbero cresciuti perché è più che raddoppiato: «Tre-quattro anni fa c’erano 12 addetti; alla fine dell’anno scorso gli impiegati sono diventati 28 e poi 33». 


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lunedì 29 novembre 2010

Ma quel processo era inutile

PINO TOR. L’abuso è stato sanato, ma chi l’ha commesso era stato condannato lo stesso e con lui altre persone che c’entravano nulla. Perché? Perché nessuno si è preso la briga di correggere la segnalazione che aveva aperto il caso; né di verificare se il reato fosse stato realmente commesso. In effetti, il caso è una piccolezza: una scala a chiocciola costruita a un metro e mezzo di distanza rispetto al progetto depositato in municipio a Pino.Ma proprio per questo il giudice moncalierese Silvana Podda ha rampognato tutti: con un po’ più di attenzione, quattro persone non avrebbero dovuto pagare parcelle ai loro avvocati. E il Tribunale non avrebbe perso tempo a rimettere a posto una questione che non doveva manco sorgere.


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Pino, il giudice bacchetta la condanna senza reato

L’abuso è stato sanato, ma chi l’ha commesso era stato condannato lo stesso e con lui altre persone che c’entravano nulla. Perché? Perché nessuno si è preso la briga di correggere la segnalazione che aveva aperto il caso; né di verificare se il reato fosse stato  connesso. In effetti, il caso è una piccolezza: una scala a chiocciola costruita a un metro e mezzo di distanza rispetto al progetto depositato in municipio a Pino. Ma proprio per questo il giudice moncalierese Silvana Podda ha rampognato tutti.


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giovedì 25 novembre 2010

La Regione abbatte a Pino il gruppo di medici riuniti

PINO TOR. Fra poco più d’un mese i “gruppi di cure primarie” chiuderanno, a meno che il Tar non li salvi all’ultimo minuto. Si tratta di pool di medici di base che offrono un orario più lungo, servizi aggiuntivi, analisi e medicazioni in studio, programmi di prevenzione. In paese la sperimentazione è stata avviata nell’autunno scorso. C’è un motivo se nel distretto chierese dell’Asl To5 è stato scelto il Comune collinare: «Qui a Pino in realtà lavoriamo insieme e con orari prolungati già da una decina d’anni.Tuttavia questa sperimentazione, voluta e finanziata dalla Regione, consolidava il nostro sforzo e consentiva di pensare a nuovi sviluppi», è desolato Guido Giustetto, medico di base coordinatore del gruppo pinese e consigliere comunale di maggioranza.


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Pino Torinese perde i servizi “extra" del pool di medici

Fra poco più d’un mese i “gruppi di cure primarie” chiuderanno, a meno che il Tar non li salvi all’ultimo minuto. Pino Torinese rischia di perdere il pool di medici di base che offrono un orario più lungo, servizi aggiuntivi, analisi e medicazioni in studio, programmi di prevenzione.


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giovedì 18 novembre 2010

''La ''devastazione'' fini' con noi''

PINO TOR. «Quando sono arrivato bisognava parlare il piemontese». Ne è passata di acqua nel Tepice da allora: 39 anni per la precisione.E adesso per l’architetto Sergio Ciccarelli scocca l’ora della pensione: lascerà il suo posto a capo dell’Ufficio tecnico municipale. Così, a fine mese Pino saluterà uno degli uomini che hanno segnato la seconda metà del Novecento; il tecnico che più ha vissuto le scelte politiche sull’urbanistica del paese e la loro gestione concreta.Uomo considerato potente e talvolta chiacchierato, posto nel settore più delicato dell’amministrazione locale: la terra, i mattoni sono il business più praticato a Pino. Lui lo sa e rivendica di avere passato 39 anni, sette sindaci e cinque processi uscendone sempre a testa alta


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martedì 16 novembre 2010

La Lega apre la corsa verso le elezioni a Pino Torinese

Hostess, spille e bandiere per il battesimo pubblico della Lega Nord. Con una sera stile “debutto in società", i responsabili della neonata sezione hanno lanciato il loro movimento a Pino Torinese, attirando visite e appoggi anche da vecchi navigatori della politica locale. E’ partita la volata verso le elezioni comunali di primavera.


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giovedì 11 novembre 2010

Traverso rinasce dagli scandali a Pino. Chiede perdono e si candida a sindaco

PINO TOR. Scende di nuovo in campo il politico forse più “scandaloso” della storia pinese: Marco Traverso vuole candidarsi a sindaco in primavera, alla testa di una lista che pensa di battezzare semplicemente “Destra”. Non è un uomo qualunque lo scalpitante Traverso: in Consiglio comunale ha seduto all’opposizione per otto mesi nel 2008. La sua parabola è stata breve e micidiale: fondata su un “patrimonio” di 22 voti personali, presto accusato di xenofobia dal suo stesso centrodestra, indagato per una storia di libretti universitari in bianco e infine beccato in flagrante mentre rubava gli oboli in chiesa.


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lunedì 8 novembre 2010

Allarme bomba a Pino

PINO TOR. Falso allarme bomba in via Palazzotto 22. Venerdì un residente ha trovato in strada un ordigno rudimentale, realizzato con sette candelotti. Ma era un giocattolo. Sono circa le 9 di mattina quando uno degli inquilini dei palazzi della zona si imbatte nei candelotti: sette, rossi, tenuti insieme da nastro isolante, tre fili verdi, rossi e gialli, e un timer. Il tutto vicino ai bidoni dell’immondizia.


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giovedì 4 novembre 2010

Il Planetario teme di spegnersi. Ferrari candidato a guidarlo

PINO TOR. Erano 250.000 euro nel 2008. Dimezzati a 125 nel 2009. E forse saranno zero nel 2010. Rischia di aprire un bucio nel bilancio del parco astronomico Infini.To la Fondazione Crt e non è l’unica fonte finanziaria in via di prosciugamento. Per questo la direttrice Maria Piera Genta lancia il suo allarme dalla collina di via Osservatorio: «In tutti questi anni, abbiamo lavorato con budget ridotti all’osso, con un taglio drastico a qualunque spesa che non fosse fondamentale per la sopravvivenza. Ora come potremo fare?»


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Quattro anni di lotta al muro. Chi fara' eseguire l'ordinanza?

PINO TOR. Un muro abusivo alto 5 metri e lungo 50. I proprietari della villa vicina che protestano dal 2005. Due ordinanze di demolizione ignorate da anni. Dura da cinque anni il braccio di ferro fra il Comune e il privato di strada Podio 46. La divisione è stata fatta senza permesso, ma le ordinanze non sono ancora state rispettate e la circostanza è significativa: finirà così anche per l’altro muraglione abusivo, quello scoperto la scorsa estate lungo la strada Panoramica?


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Ancora una doppia scivolata

PINO TORINESE Nulla da fare per il Doctor Bite T.T.B. Pino, che contro il Kolbe non riesce ad evitare la quinta sconfitta in altrettante gare. Dopo un’iniziale fase di studio i collinari macinavano gioco chiudendo il primo periodo a +5. Dal secondo quarto i torinesi imponevano la loro caratura trascinati da Evouna e Porcella, ribaltando il risultato. Pino reagiva mettendo a segno un canestro con l’ex Maggiorotto ad una manciata di secondi dalla sirena, ma il Kolbe effettuava velocemente la rimessa permettendo a Zagaria di insaccare il canestro del 33-44.

CHIERI Seconda battuta d’arresto consecutiva per la Pallacanestro Chieri 2009, che cede per 67- 78 alla capolista Brabasket. Contro una squadra composta da numerosi giocatori di categoria superiore, i chieresi sono rimasti in scia per tre quarti. Solo nella frazione conclusiva i braidesi sono riusciti a prendere il largo, approfittando dei problemi di falli dei chieresi, arrivati alla fase decisiva del match con il fiato corto per le energie spese in difesa e nelle ripartenze.

CHIERI Seconda vittoria consecutiva per il Basket Chieri, che si impone in scioltezza sulla modesta Polisportiva Pasta, confermandosi al comando della classifica a punteggio pieno.

BUTTIGLIERA ALTA Il Candis Pino riscatta la sconfitta subita nella sfida di campanile con il Basket Chieri, espugnando il parquet della matricola Rosta con il punteggio di 47-52.


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giovedì 28 ottobre 2010

Pino da' il via libera alle case al posto di artigiani e tennis

PINO TOR. Verranno costruite case al posto del Piccolo Club. Case anziché l’area artigianale mai nata di fronte all’ex Officina Favretto, al confine con Chieri. Case in alcuni lotti sotto l’Osservatorio. La variante strutturale al piano regolatore è stata approvata dal Consiglio comunale la settimana scorsa. E’ passata coi voti della maggioranza di centrosinistra e con quello di Giancarlo Racca del gruppo misto.


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mercoledì 27 ottobre 2010

Pino approva le case al posto di capannoni e tennis

Verranno costruite case al posto del Piccolo Club. Case anziché l’area artigianale mai nata di fronte all’ex Officina Favretto, al confine con Chieri. Case in alcuni lotti sotto l’Osservatorio. La variante strutturale al piano regolatore è stata approvata dal Consiglio comunale di Pino Torinese.


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giovedì 21 ottobre 2010

''Nostro padre non era morto. Scappo' nella Legione''

PINO TOR. Per 75 anni sei convinta di essere figlia unica e che tuo papà sia morto combattendo in Spagna, quando tu avevi un paio d’anni. Poi, una domenica di fine settembre, bussa alla tua porta una donna venuta da Barcellona e sconvolge tutto il tuo passato. Perché ti rivela che hai un fratello in Spagna e ha altri tre in Francia. Perché tuo papà se n’era andato nella Legione Straniera, ha cambiato nome, si è fatto altre due famiglia ed è morto quando avevi trent’anni.


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Lagonigro, l'uomo che visse tre volte

PINO TOR. La vita di Giuseppe Lagonigro è un’avventura incredibile. Come si fa a essere soldato tutta la vita e mettere su tre famiglie, senza mai divorziare o rimanere vedevo? Come si può mettere al mondo cinque figli, e ai primi due far perdere le proprie tracce praticamente per sempre? Lui lo ha fatto. Tra ombre e luci, documenti ingialliti, altri fotocopiati, altri ancora non ancora scovati, la vita di Giuseppe Lagonigro, padre di Maria Michela e Raimond sembra proprio la trama di un romanzo un po’ pirandelliano e un po’ kafkiano. Cose che potevano succedere nell’Europa in guerra del Novecento. E’ venuta alla luce grazie all’ostinazione di uno dei figli abbandonati, quello catalano, che cercava la tomba di papà e ha trovato due famiglie parallele alla sua. Nato a Foggia il 29 agosto del 1915, Giuseppe Lagonigro inizia a lavorare come infermiere. Si sposa regolarmente in chiesa con Domenica nel 1933, ad appena 18 anni.Tre anni dopo, nel 1936, dà alla luce la sua primogenita, Maria Michela, che oggi vive a Pino e ha 75 anni. Il 1936 è anche l’anno in cui lo stato fascista lo chiama sotto le armi. Giuseppe è ribelle, per natura refrattario alle regole. Questi atteggiamenti gli procurano una punizione durissima: viene mandato a combattere come “volontario” nella Guerra di Spagna, ovviamente nelle file dei franchisti. La famiglia, a Foggia, non riceve più notizie. Il 13 marzo del 1937 arriva il lutto. Il governo italiano comunica che è caduto in guerra. Viene stampata un’immaginetta ricordo con fotografia ed estremi. La moglie Domenica gli rimarrà fedele fino alla morte. Perché darlo per morto? Non si sa. Forse ha disertato. C’è un buco nella sua storia. Sta di fatto che lui è vivo e vegeto e non torna in Italia. SE ha disertato, non si sa dove si sia nascosto. Nel frattempo, nell’aprile 1939 Francisco Franco prende definitivamente il potere e in Spagna torna la pace.E proprio quell’anno, con data 19 dicembre, un nuovo documento dice che Lagonigro è vivissimo: è un altro atto di matrimonio. Prende in sposa Mercedes Carreras, che nel 1941 darà al mondo Raimond. Lagonigro è in Spagna, ma probabilmente non simpatizza col regime franchista, anzi. Qualcosa di molto grave gli succede in quell’inizio di anni Quaranta. Qualcosa di così grave, da farlo scappare e mutare addirittura identità: tra il 1941 e il 1945 scappa dalla Spagna ed entra nella Francia occupata dai nazisti, pur di arruolarsi nella Legione Straniera. Il suo diventa De La Ville. Ma non solo: conosce Silvette, che gli darà altri tre figli, pare nati tra gli anni Quaranta e Cinquanta. «Non abbiamo molte informazioni delle vicende francesi, ma lo zio Raimond è appena stato a Nérac , ha conosciuto uno dei tre fratelli e ha promesso di portarci di persona nuovi documenti e la conclusione della storia – spiega la nipote Tiziana Di Tullio – Tutto quel che sappiamo è che è mancato a 51 anni nel 1966 e da qualche anno era stato congedato dalla Legione per motivi di salute». Sono tanti gli interrogativi che rimangono aperti e che potrebbero almeno in parte trovare risposte con la prossima visita di Raimond. Cosa ha spinto un uomo refrattario alle regole come Giuseppe ad arruolarsi nella Legione Straniera? Come ha potuto un uomo sempre in divisa formare altre due famiglie oltre alla sua originaria? Perché non ha mai cercato la moglie e la figlia lasciate quando era poco più che ventenne? «Di certo è stato un uomo astuto per districarsi in una vita del genere – chiude Tiziana Di Tullio – Molto spesso, la guerra e il senso della precarietà portano a compiere azioni impensabili ».


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"Nostro padre non era morto Scappo' nella Legione"

PINO TOR. Per 75 anni sei convinta di essere figlia unica e che tuo papà sia morto combattendo in Spagna, quando tu avevi un paio d’anni. Poi, una domenica di fine settembre, bussa alla tua porta una donna venuta da Barcellona e sconvolge tutto il tuo passato. Perché ti rivela che hai un fratello in Spagna e ha altri tre in Francia. Perché tuo papà se n’era andato nella Legione Straniera, ha cambiato nome, si è fatto altre due famiglia ed è morto quando avevi trent’anni. La protagonista di questa incredibile storia è Maria Michela Lagonigro, insegnante in pensione, di casa in via Martini 1. Grazie al fratello barcellonese Raimond,ha scoperto non solo i fratelli, ma la vera storia di suo padre Giuseppe, una vita che pare uscita dall’immaginazione di Pirandello. Sposata con Franco Di Tullio, Maria Michela è una persona nota in paese. Prima di tutto è stata insegnate elementare e poi sua figlia Tiziana è titolare delle Edizioni Katalì, la casa discografica che pubblica i dischi del compagno Gianfranco Grottoli, preparati insieme ad Andrea Vaschetti. Un altro suo figlio,Arturo è un comico affermato, mentre il terzo, Marcello, vive nelle Marche dove ha un’attività di rappresentanza. In paese, quasi come se si trattasse di una leggenda metropolitana, se ne parla da giorni. Così Maria Michela ha deciso di uscire allo scoperto e raccontare la sua incredibile vicenda. «Era il 26 settembre. Stavo guardando il Gran Premio di Formula 1 alla tivù – ripercorre Maria Michela – Suonano alla porta. E’una signora. Parla un italiano molto approssimativo, mi supplica di riceverla ». La famiglia si mette in allarme. «Sarà una truffa?, ci chiediamo. Ma questa signora inizia a snocciolare i nomi dei miei antenati di Foggia e rivela cose di famiglia. Era la moglie del fratello che non sapevo di avere». Dopo un breve consulto, il marito Franco insieme alla figlia Tiziana decide di incontrarla in un bar del centro. «Era alla ricerca della tomba del padre scomparso – prosegue Maria Michela – E quando ha saputo di avere anche una sorella, la sottoscritta, è andato a indagare in tutti i Comuni dove abbiamo vissuto». E’ il municipio di Lucera, in provincia di Foggia, a indicare il trasferimento a Pino Torinese, avvenuto nel 1970. «Ci ha impiegato più di un anno a trovarmi – sorride – Mio marito lavorava per il dazio e quindi ha subito molti trasferimenti… Prima ancora, questo povero uomo si è girato una bella fetta di Calabria». Dopo tante ricerche, Raimond Lagonigro ha avuto paura del primo impatto con la sorella ritrovata. E se l’avesse respinto? Per questo ha mandato la moglie in avanscoperta. «Mi ha aspettato in hotel in centro paese – sorride Maria Michela – La loro idea era quella di attendere il lunedì per andare a prendere informazioni in municipio e magari sentirsi dire che ci eravamo già trasferiti chissà dove… Ma qualcuno, in uno dei bar del paese, gli ha dato i miei riferimenti». Raimond Lagonigro ha 69 anni, è pensionato, vive in un paesino tra Girona e Barcellona.Come Maria Michela, ha tre figli adulti. I due si sono abbracciati e poi hanno confrontato documenti e varie fotografie, notando incredibili somiglianze tra i rispettivi nipoti. «Sono dieci anni che viaggia su e giù per l’Italia per trovare la tomba del padre che, come è stato per me, non ha praticamente mai conosciuto». Caporale indisciplinato, papà Giuseppe venne mandato per punizione nel contingente fascista a partecipare alla Guerra di Spagna, esattamente un anno dopo la nascita di Maria Michela, nel 1936. Non tornò mai più. «Mia madre Domenica ricevette la comunicazione con immaginetta ricordo della sua morte, avvenuta, stando a quel documento il 13 marzo del 1937 – mostra la figlia – Era tutto falso. Contrario al regime franchista, durante la guerra mio padre fuggì in Francia e si arruolò nella Legione Straniera. Con questa mossa, gli fu data anche la possibilità di cambiare identità. E’ morto nel 1966 a Nérac, in Aquitania, congedato dalla Legione per motivi di salute e con il cognome De La Ville». In Francia si sposa per la terza volta e mette al mondo altri tre figli. «Di loro non so nulla e non ci tengo a saperne – puntualizza la pinese – Mi basta sapere di avere un fratello che porta il mio stesso cognome ». Ora Raimond e Maria hanno stabilito un contatto e si sentono per telefono. «Per lui mi sono anche messa a studiare lo spagnolo. Raimond è poi riuscito a mettere un mazzo di fiori sulla tomba di papà, con una lettera firmata anche da me. Lo ha fatto pochi giorni fa, venerdì. Non si trovava proprio a Nérac, ma a qualche centinaio di chilometri di distanza. Il nome del paese non me lo sono appuntato… ». Non è facile accettare un padre che non è mai venuto a cercarti per trent’anni. Andrà a vedere la sua tomba? «Non ci tengo troppo. Lo perdono… In fondo è stata la guerra ha fargli fare quella vita.Però non posso dimenticare di aver sempre pensato di avere avuto un padre morto poco dopo la mia nascita».


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giovedì 14 ottobre 2010

Abusi edilizi: in campo il geo-vigile

PINO TOR. Sta per andarsene l’uomo che più di tutti ha determinato lo sviluppo urbanistico della collina pinese negli ultimi quarant’anni: Sergio Ciccarelli. L’architetto andrà in pensione a fine novembre, lasciando la direzione dell’ufficio tecnico municipale al geometra Fabrizio Dellacasa. Contemporaneamente, nascerà un “geo-vigile” e con lui un giro di vite contro gli abusi edilizi.


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mercoledì 13 ottobre 2010

Pino: in pensione Ciccarelli, nasce il geo-vigile

Sta per andarsene l’uomo che più di tutti ha determinato lo sviluppo urbanistico della collina pinese negli ultimi quarant’anni: Sergio Ciccarelli. L’architetto andrà in pensione a fine novembre, lasciando la direzione dell’ufficio tecnico municipale al geometra Fabrizio Dellacasa. Contemporaneamente, nascerà un “geo-vigile” e con lui un giro di vite contro gli abusi edilizi.


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lunedì 11 ottobre 2010

Ronnie di ''C.S.I.''? Abita a Pino torinese

Pino Tor.Lei è una pasionaria spagnola. Ma è pure Ronnie in “C.S.I.” ed è quella giovane cameriera, Lucy, che manda in crisi la vecchia domestica in “Affetti e dispetti”, il film di Sebastián Silva vincitore del “Sundance Film Festival” nel 2009.


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giovedì 7 ottobre 2010

Bianucci: ''Addio Planetario. L'assessore mi ha insultato''

PINO TOR. «Mi ha insultato l’assessore Michele Coppola! Per questo che ho lasciato il Planetario». Piero Bianucci motiva così le dimissioni cadute come un fulmine su ApritiCielo, la società che gestisce il Museo dello spazio accanto all’Osservatorio.


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lunedì 4 ottobre 2010

Tenta la truffa in merceria. Smascherato

PINO TOR. Si è presentato davanti al bancone della merceria Danisa di via Molina con una maglia in mano: «Me l’hanno regalata la scorsa settimana, ma non mi va bene: vorrei cambiarla». Peccato che quel capo d’abbigliamento fosse stato esposto in vetrina la mattina stessa. La lucidità e la memoria delle titolari del negozio è così riuscita a sventare la truffa architettata dal malvivente.


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giovedì 30 settembre 2010

Pino libera la funicolare dalla terra franata. Chi paghera' il ripristino al Planetario?

PINO TOR. Un anno e mezzo dopo la frana, il Comune può finalmente togliere la terra che ha bloccato l’ascensore obliquo che sale al Planetario. E provare a capire quanto costerebbe ripristinarlo. La Regione ha finalmente concesso 55.000 euro e il Comune ne ha aggiunti 10.000 di tasca sua.


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giovedì 23 settembre 2010

Pino col Saluzzo sulla coda si congeda subito dalla Coppa

PINO TORINESE Debutto stagionale negativo per il T.T.B. Pino, che viene sconfitto davanti al proprio pubblico con il punteggio di 73-104 dall’A.B.A. Saluzzo nella gara unica del primo turno della Coppa Piemonte «Memorial Bruno Gontero».


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giovedì 9 settembre 2010

Riapre il cantiere Pam

PINO TOR. - Sono ripartiti in estate i lavori per trasformare l’ex officina Favretto in supermercato. «Al momento l’impresa impegnata sta completando la copertura superiore, il tetto – descrive l’assessore all’edilizia privata Alessandra Tosi – L’eternit è stato rimosso per fare spazio a pannelli in alluminio alternati a materiali trasparenti per permettere un’illuminazione naturale. Subito dopo partiranno le opere interne, contemporaneamente a quelle per tutte le altre sistemazioni esterne». Stando a quanto riferisce Tosi, la direzione dei supermercati Pam conta di finire per aprile, massimo maggio.


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giovedì 2 settembre 2010

Un infarto porta via Pogliani

PINO TOR. - E’ morto improvvisamente a casa sua nella notte fra martedì e mercoledì Federico Pogliani. Aveva da poco compiuto 63 anni, essendo nato a Torino il 26 luglio del 1947. Risiedeva in paese, in strada San Felice, da oltre cinquant’anni. Laureato in amministrazione industriale e marketing, è stato fino a cinque anni fa imprenditore e dirigente industriale nel settore alimentare. Ritiratosi dalla professione attiva, era restato consulente di varie aziende.


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lunedì 30 agosto 2010

Roby Rolfo cade e si ritira anche ad Indianapolis

INDIANAPOLIS - Non accenna a diminuire la sfortuna di Roberto Rolfo, costretto nuovamente alla resa domenica all’esordio sul circuito americano di Indianapolis, decima tappa del Motomondiale di velocità della classe Moto 2.

Anche ad Indianapolis Roby Rolfo non ha portato a termine la gara.


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giovedì 26 agosto 2010

Il club resta in pugno ai tennisti di Pino

PINO TOR. - Mille euro d’affitto in più, ma soprattutto la promessa di investire nel complesso comunale di Valle Miglioretti 28. Così l’Asd Tennis Club è riuscito a confermare la sua gestione nella gara d’appalto, che il municipio ha concluso a fine luglio. Dopo i primi quarant’anni di incarico, il sodalizio pinese continuerà a mandare avanti per i prossimi vent’anni la struttura.


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giovedì 15 luglio 2010

Pino a caccia dell'Ici evasa

PINO TOR. - Recuperare 150.000 euro di Ici evasa. E’ quanto prevede di incassare il Comune da una nuova serie di controlli. «E’ la continuazione delle verifiche avviate da anni e che in un decennio ha permesso di rastrellare circa 2 milioni di euro – ricorda il sindaco Andrea Biglia che ha tenuto per sé la delega sulle finanze municipali – Non è un’azione punitiva ma una cosa prevista e richiesta dalla legge ». Un’azione che aiuterà le casse comunali, sempre più sfornite. «I controlli riguardano le dichiarazioni dal 2004 in avanti», precisa Giancarla Aimasso, responsabile del servizio tributi. La previsione di incassare 150.000 euro si basa su quanto ottenuto l’anno passato. «Ovviamente dopo anni di controlli le situazioni irregolari diventano sempre meno numerose, quindi è prudente aspettarsi incassi inferiori rispetto al passato – prosegue il capo delle Giunta – Ma stimiamo di riuscire a recuperare più o meno come nel 2009».


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giovedì 8 luglio 2010

Clienti rubati: condannato Sasso

PINO TOR. - Concorrenza illecita nei confronti di un altro magazzino edile. Mario Sasso, l’imprenditore edile pinese in stato d’arresto per concorso in sequestro di persona, rapina, estorsione e lesioni personali, incassa un’altra pesante accusa.


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giovedì 24 giugno 2010

Tennis Club piu' aperto ai pinesi

PINO TOR. - Vendere. Aprire di più ai pinesi. Gestire separatamente campi, ristorante e piscina. Il Tennis Club di via Valle Miglioretti divide i consiglieri comunali. La Giunta sta mettendo a fuoco il bando di gara per la gestione dell’impianto sportivo, ma le posizioni sono distanti.


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